Se hai richiesto il rinnovo della la delega di pagamento, sappi che non tutti possono richiederla, ci sono criteri specifici da rispettare. Eccoli.
La delegazione del pagamento è un tipo di prestito simile alla cessione del quinto, ma presenta alcune differenze che lo rendono un po’ più difficile da ottenere.
Può anche essere richiesto in aggiunta alla cessione del quinto, ma solo se rispetti alcune richieste dell’istituto di credito e solo previa autorizzazione dell’azienda per cui lavori.
Questa forma di prestito, che viene restituito tramite trattenuta sulla busta paga, può durare dai 24 ai 120 mesi, dipende dagli accordi che hai stipulato.
Ma ciononostante, possono presentarsi situazioni in cui la delegazione di pagamento può essere rinnovata per ottenere un nuovo prestito.
Ma anche in questo caso, la situazione è molto delicata e per avere un rinnovo devi rispettare alcuni requisiti fondamentali.
Innanzitutto, dobbiamo sapere che il rinnovo della delegazione di pagamento può avvenire in due casi specifici:
- Prima dei 60 mesi;
- Dopo i 60 mesi.
Rinnovare la delegazione di pagamento prima dei 60 mesi
Affinché la delegazione di pagamento avvenga, e hai fatto richiesta prima dei 60 mesi, devi sapere che il finanziamento verrà esteso alla durata massima (cioè 120 mesi).
Questo significa che se hai ottenuto una delegazione di pagamento e hai fatto richiesta di rinnovo, automaticamente la durata per restituire la cifra pattuita diverrà 120 mesi (10 anni).
Rinnovare la delegazione di pagamento dopo i 60 mesi
Se hai già superato i 60 mesi puoi comunque chiedere il rinnovo della delegazione di pagamento, ma la situazione diventa più complessa.
In questo caso, il rinnovo può avvenire esclusivamente se sono già passati due quinti del tempo del piano originario. Devi dunque superare il 40% del tempo dal momento del rilascio ufficiale del prestito.
Dunque, con un esempio, se hai richiesto la delegazione di pagamento per 72 mesi, puoi richiedere l’estensione dopo che siano trascorsi 29 mesi.
Possibili problemi che impediscono il rinnovo
Come ti abbiamo già illustrato, la delegazione di pagamento, al contrario della cessione del quinto, prevede che il datore di lavoro accetti questa tipologia di finanziamento.
Infatti, sarà proprio il titolare dell’azienda che si impegnerà a restituire il prestito all’istituto di credito attraverso la trattenuta in busta paga, pertanto ha il diritto di decidere se concedere il prestito.
Il datore di lavoro può rifiutarsi di concedere il rinnovo.
Un altro caso è l’età del richiedente. Infatti, se ti ritrovi in un’età prossima al pensionamento, il rinnovo della delegazione di pagamento non potrebbe avvenire. Questo tipo di finanziamento è rivolto esclusivamente ai lavoratori dipendenti e i pensionati sono esclusi.
Tuttavia, qui trovi l’articolo dove abbiamo scritto come i pensionati possono richiedere la cessione del quinto.
Un terzo fattore di complicanza molto importante è dovuto anche dall’azienda stessa, poiché l’istituto di credito, dopo una profonda analisi della compagnia assicurativa, potrebbe classificarla come non sicura per la restituzione del prestito.
Ciò avviene quando la compagnia assicurativa analizza la solidità economica dell’azienda e ritiene che elementi come il patrimonio aziendale o la solidità finanziaria non siano sufficienti per garantire sicurezza sulla restituzione della cifra elargita.
Rinnovo della delega di pagamento: Calcola il tuo prestito con Lampadina
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